Il Servizio Sanitario Nazionale prevede il Medico di Medicina Generale come primo filtro dell’assistenza sanitaria. Le cure primarie hanno lo scopo di indirizzare il paziente verso il percorso più appropriato dei malati, con particolare attenzione ai malati cronici. Uno dei sintomi che maggiormente assorbe risorse è rappresentato dal dolore.
La attuale pandemia Covid-19 ha imposto alcune limitazioni e un prolungato distanziamento sociale che potrebbero avere indotto alcuni pazienti fragili a procrastinare i processi diagnostico terapeutici relativi alle patologie dolorose (difficoltà di accesso alle cure ospedaliere, difficoltà a reperire specialisti per accertamenti o cure).
Queste difficoltà potrebbero favorire il sotto trattamento del dolore e di conseguenza la cronicizzazione del dolore stesso.
Nonostante l’argomento venga affrontato da molti anni sotto differenti punti di vista (conoscenze di base, approccio semantico, aspetti clinici, terapia farmacologica, terapia non farmacologica, gestione del malato con dolore, ecc.), la prevalenza e l’incidenza delle patologie dolorose resta troppo alta. Nella strategia assistenziale, il Medico di Medicina Generale ha un ruolo cruciale, dato che deve affrontare per primo le necessità decisionali per poter impostare al meglio le terapie indicate nelle diverse tipologie di pazienti.
Il Medico di Medicina Generale sa individuare i pazienti fragili e correggere comportamenti che potrebbero indurre cronicizzazioni del dolore. Quindi, la necessità di far si che egli abbia le conoscenze corrette e aggiornate che gli consentano un approccio efficace e cruciale.
E’ stato organizzato un evento multidisciplinare che parta da elementi diagnostici per orientare un primo intervento, per passare poi alle basi farmacologiche degli analgesici, cruciali per ottenere l’efficacia terapeutica con il minimo degli effetti collaterali.
Ciò rappresenta una importante sfida per il Medico di Medicina Generale che spesso si trova di fronte un paziente politrattato farmacologicamente.
Un elemento formativo importante all’interno di questo evento, sarà rappresentato dalle interazioni tra i differenti specialisti ed i Medici di Medicina Generale per condividere approcci e differenti modalità di gestione del dolore.
L’evento sarà coordinato da un Medico di Medicina Generale che indirizzerà ciascuno specialista alla soluzione di problemi pratici della realtà territoriale assicureranno un continuo scambio fra docenti e medici pratici.
Tra i problemi relativi all’uso di sostanze antidolorifiche ad azione centrale sarà fatto specifico cenno agli aventi avversi che possono generare scarsa aderenza al trattamento. Inoltre saranno descritte le possibili interazioni tra farmaci e le modalità con cui possono essere gestite le reazione avverse più comuni. Particolare attenzione sarà posta alle fasce di popolazioni più sensibili alle reazioni avverse da farmaci e l’importanza del coinvolgimento del caregiver per eliminare tutti i potenziali errori di assunzione e/o misuso.
Sarà anche posto particolare risalto al meccanismo di azione tra i vari painkiller (con pro e contro di ciascuna classe). Infine sarà dettagliato il ruolo emergente dell’azione periferica dei farmaci analgesici e i risvolti pratici delle attuali conoscenze farmacologiche.
Nell’incontro gli esperti tratteranno anche le modalità con cui prevenire alcuni frequenti eventi collaterali di taluni farmaci antidolorifici (nausea, vomito, stipsi, dispepsia, ecc) dando al medico di medicina generale e allo specialista del territorio suggerimenti pratici utili per una gestione della routine clinica. Durante il corso saranno permesse discussioni che avranno l’obiettivo di modificare comportamenti e risolvere problemi inerenti la gestione di pazienti cronici.